Protesta agricoltori

Una Voce Che Chiede Ascolto

COSA PROTESTANO?

Secondo Papa (Riscatto agricolo), la situazione degli agricoltori è diventata ormai “insostenibile”. Questo è dovuto a una serie di motivi che sono alla base della loro protesta: “Siamo ostaggio della burocrazia”, spiega, “a partire da quella europea, che con il Green Deal ha introdotto regole eccessivamente stringenti, frutto di un ambientalismo estremista che danneggia sia i produttori che i consumatori”. Gli agricoltori chiedono inoltre di vietare l’importazione di prodotti provenienti da Paesi che non rispettano le stesse regole a cui sono sottoposti loro stessi, creando così una concorrenza sleale. Richiedono inoltre l’introduzione di tutte le misure necessarie per contenere la presenza della fauna selvatica, che danneggia le coltivazioni, e per contrastare la diffusione sul mercato di cibi sintetici.

ma cosa è il Green Deal?

I cambiamenti climatici e il degrado ambientale rappresentano una minaccia significativa per l’Europa e per il mondo. Per affrontare queste sfide, il Green Deal europeo si propone di trasformare l’Unione Europea in un’economia moderna, efficiente nell’uso delle risorse e competitiva. Questo obiettivo sarà raggiunto garantendo che:

  • Entro il 2050 non siano più emesse emissioni nette di gas serra.
  • La crescita economica sia disaccoppiata dall’uso delle risorse.
  • Nessuna persona o luogo venga trascurato, assicurando una transizione equa e inclusiva per tutti.

E cosa centra con gli agricoltori?

Il Green Deal europeo sta diventando ingiustamente un facile capro espiatorio per tutte le frustrazioni, ma in realtà è un insieme di leggi, normative e finanziamenti progettati per aiutarci a evitare una catastrofe climatica. Le siccità e le inondazioni hanno causato solo nel 2023 danni per oltre 5 miliardi di euro al settore agricolo.Ci sono anche agricoltori che non si uniscono alle proteste, ma che da anni si battono per una riforma della Politica Agricola Comune (PAC). Ridurre la dipendenza dell’agricoltura europea dalle pratiche intensive in termini di energia, acqua e pesticidi, in sintesi, renderla più sostenibile , e limitare l’influenza delle grandi catene distributive sono le uniche vie per garantire la qualità e la sostenibilità economica del settore agricolo.

“La nostra terra è vita”

Come accade nel resto d’Europa, anche i coltivatori si lamentano dei costi maggiorati dovuti agli standard di qualità imposti dalla politica agricola dell’Unione Europea e dalla competizione dei prodotti provenienti da paesi terzi, per i quali sono stati rimossi i dazi, come ad esempio l’Ucraina. Gli agricoltori criticano anche la filiera commerciale, che spesso trattiene gran parte dei profitti per la distribuzione, riducendo così i margini dei produttori.

cosa vogliono?

Le proteste degli agricoltori continuano, con la presentazione di un programma composto da dieci punti fondamentali da presentare al governo. Tra questi ci sono la richiesta di rivedere il Green Deal, l’attuazione di normative severe contro i cibi sintetici e altre otto richieste cruciali.

Ecco un riassunto delle dieci richieste chiave formulate dagli agricoltori nelle loro proteste:

  1. Riformulazione del Green Deal.
  2. Regolamentazione sulle importazioni e preservazione della libertà d’impresa.
  3. Creazione di un tavolo tecnico per il dialogo e la negoziazione.
  4. Eliminazione dei vincoli sull’inattività dei terreni agricoli.
  5. Agevolazioni fiscali nel settore agricolo.
  6. Riduzione dei costi del carburante agricolo.
  7. Normative rigide contro i cibi sintetici.
  8. Revisione dell’aliquota IVA applicata al settore agricolo.
  9. Gestione della fauna selvatica e dei suoi impatti sull’agricoltura.
  10. Valorizzazione e riqualificazione della professione agricoltore.
Una lunga fila di trattori blocca il traffico vicino a Mollerussa

“chi non ha il coraggio di ribellarsi non ha il diritto di lamentarsi”

“senza allevamenti non c’é futuro”

“cittadini finita l’agricoltura verrà la fame”

In sintesi:

Proteste degli Agricoltori: Una Voce Che Chiede Ascolto

Le recenti proteste degli agricoltori hanno scosso il panorama agricolo europeo, portando alla ribalta una serie di richieste cruciali per il settore. Al centro di queste manifestazioni, che hanno visto protagoniste le iconiche immagini dei trattori per le strade, si trovano dieci punti chiave che gli agricoltori vogliono portare all’attenzione dei decisori politici.

Tra le richieste principali figurano la riformulazione del Green Deal europeo e una rigorosa regolamentazione sulle importazioni, in modo da proteggere la libertà d’impresa degli agricoltori locali. Essi chiedono inoltre la creazione di un tavolo tecnico di dialogo per affrontare le questioni in maniera costruttiva e la fine dei vincoli che impediscono la coltivazione dei terreni agricoli.

La detassazione nel settore agricolo, insieme alla riduzione dei costi del carburante utilizzato nelle attività agricole, rappresentano altre richieste cruciali avanzate durante le proteste. Gli agricoltori esprimono anche preoccupazione riguardo all’incidenza dei cibi sintetici sul mercato e chiedono normative più rigide per garantire la qualità e la sicurezza alimentare.

Inoltre, viene richiesta una revisione dell’aliquota IVA applicata al settore agricolo e una gestione più efficace della fauna selvatica, che può arrecare danni alle coltivazioni. Infine, gli agricoltori chiedono una valorizzazione e una riqualificazione della figura dell’agricoltore, riconoscendo il ruolo fondamentale che essi svolgono nella produzione alimentare e nella tutela dell’ambiente.

Le proteste dei trattori sono un segnale chiaro: il settore agricolo ha bisogno di un ascolto attento e di azioni concrete da parte delle istituzioni per garantire la sua sostenibilità economica, sociale ed ambientale.


fonti

Euronews.com

Romatoday.it

Agi.it

SkyTg24

realizzato da Duccio Gazzari

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