CASO ILARIA SALIS

Chi è, cosa ha fatto?

Ilaria Salis

Ilaria Salis, insegnante di scuola elementare residente a Monza e 39enne, si definisce antifascista e non anarchica. Attualmente detenuta in Ungheria dal 11 febbraio 2023, è accusata di lesioni aggravate nei confronti di alcuni manifestanti di estrema destra. Laureata in Storia presso l’Università Statale di Milano dopo aver frequentato il Liceo Zucchi a Monza, ha sempre considerato l’impegno sociale e politico come una delle sue priorità. Ha contribuito alla fondazione del centro sociale Boccaccio a Monza, situato nel luogo dove tre partigiani persero la vita.

L’arresto e l’accusa

L’accusa nei confronti di Ilaria Salis riguarda il suo presunto coinvolgimento negli scontri durante un corteo, dove si sostiene abbia aggredito due manifestanti. Inizialmente, era accusata anche di altri due reati, ma è stato dimostrato che al momento dei fatti non si trovava ancora in Ungheria. Secondo l’accusa, la 39enne italiana sarebbe stata identificata come parte di un gruppo di individui con il volto coperto, ripresi in un video, che avrebbero colpito due attivisti di estrema destra con dei manganelli. Il suo arresto non è avvenuto sul momento ma alcune ore dopo, mentre si trovava su un taxi insieme ad altre due persone. Le viene contestata l’aggravante di aver preso parte a un’associazione a delinquere tedesca, l’Hammerband.

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Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale


Il ministro degli Esteri, afferma con chiarezza alla Camera durante l’informativa urgente del governo sulla vicenda di Ilaria Salis che “l’Italia è la culla del diritto e l’azione del governo è sempre orientata al rispetto e alla tutela del diritto nazionale, internazionale e comunitario”.

Successivamente, il responsabile del Ministero degli Esteri ha comunicato che le condizioni di detenzione di Ilaria Salis sono notevolmente migliorate, anche grazie agli interventi ripetuti dell’ambasciata italiana. Tuttavia, ha sottolineato che se le fossero concessi i domiciliari, non potrebbe essere ospitata presso l’ambasciata per motivi di sicurezza. Inoltre, il vicepremier ha esortato a evitare di trasformare una questione giudiziaria, regolata da normative nazionali ed europee ben definite, in un caso politico. Ha ribadito che mentre questo potrebbe generare grandi titoli sui giornali, non necessariamente favorirebbe il benessere della signora Salis.

video illustrativo protesta per la liberazione di Ilaria Salis

fonti

Rainews.it

Vanityfair.it

realizzato da Duccio Gazzari

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